Giacomino, un terziario della nostra Terra.

di Michele Schioppa

È bello parlare del francescanesimo nella nostra Terra portando degli esempi.

Lo è ancora di più quando la storia del vissuto di questi testimoni ha un messaggio sempre moderno e funzionale nel nostro momento storico.

Per questo mi è gradito, per quanto non lo conoscessero, di riferire della figura di Giacomo Gaglione, Venerabile Laico terziario francescano, detto Giacomino.

Questi abbracciando la Croce della sofferenza ha scoperto la vocazione di amore verso il prossimo. Messaggio questo molto importante.

«L’esperienza esistenziale di Giacomo Gaglione si è svolta nel momento storico del secolo scorso ma la sua testimonianza di fede è viva e presente in mezzo a noi. Egli abbracciando la Croce della sofferenza ha scoperto la vocazione di amore verso il prossimo, dedicandosi in modo preferenziale ai malati, ai sofferenti più bisognosi di aiuto» (Mons. Pietro Farina, già Vescovo di Caserta).

Giacomo Gaglione nasce a Marcianise il 20 luglio 1896. Primogenito di 10 figli e di famiglia dalle nobili origini e indiscusso prestigio. Cresce florido e vezzeggiato, ama il ciclismo, il ballo e le donne. La provvidenza divina però alla vigilia della licenza ginnasiale gli dona un segno, lo stesso che una volta compreso sarà la sua più Grande Forza: il 20 ottobre 1912 si mette a letto per non alzarsi più. Medici e specialisti lo visiteranno e cureranno, tra questi San Giuseppe Moscati che profetizzerà la sua santità.

Il 1919 sarà poi l’anno dell’incontro con Padre Pio, per il quale Giacomino sarà un figlio spirituale prediletto. Questo incontro, a cui ne seguirono altri, oltre una ricca corrispondenza autografa, unitamente all’esperienza dei Pellegrinaggi, il primo nel 1929 a Lourdes, servirono a forgiare una missione di vita: la Fratellanza poi Apostolato della Sofferenza.

Guidato dal suo parroco, devoto al suo Vescovo e ubbidiente al Papa (intratterrà corrispondenza con PIO XI, PIO XII e con PAOLO IV prima del pontificato per conto del Santo Padre), Giacomo Gaglione cercherà di vivere la regola francescana a cui ha aderito il 15 agosto 1919 indossando lo scapolare del Terz’Ordine francescano, con il nome di frate Francesco, nella chiesa dei padri francescani di Marcianise, dove aveva ricevuto la prima comunione e la cresima.

La ricca corrisponda, ovvero l’Apostolato della corrispondenza, il periodico “Ostie sul mondo” e le tante pubblicazioni, edite ed inedite, sono la testimonianza viva dell’esperienza e dell’insegnamento di quest’uomo che ha vissuto la Teologia della Gloria della Croce nel Sorriso e nell’Amore.

Giacomino, che dalla sua Marcianise (Ce) ad inizio degli anni ’40 si trasferirà per esigenze familiari a Capodrise (Ce), si è fatto conoscere in tutto il mondo e nel corso del sua esperienza ha reso sacro la sua vita consacrata, accettando e professando la castità, la povertà e l’obbedienza, in modo stabile.

Le pubblicazioni di Gaglione evidenziano gli elementi fondamentali di ascetica, mistica, pietà, pedagogia e pastorale, differenziati nell’eccezione francescana, e qui influisce molto l’incontro e l’amicizia con San Padre Pio e la devozione a Santa Teresa del Bambino Gesù, infatti è forte l’esigenza di ringraziamento per il dono della vita, gratuitamente data, nel pieno significato di spirito francescano.

In Diocesi di Caserta, ma non solo, è forte l’impulso di fede e conoscenza che si va riservando al Venerabile Giacomo Gaglione. Per richiesta sulla vita e le opere (è possibile anche acquistarle) del Venerabile, e per coloro che ricevono grazie per intercessione del Ven. Servo di Dio Giacomo Gaglione rivolgersi al Postulatore don Antonio Di Nardo 338.4685721 dinarant@libero.it. Il portale web dedicato al francescano è http://www.giacomogaglione.it.

 

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