SENTIERI DI PACE 2023

TESTIMONI DI FRATERNITÀ

SPERANZA – RESPONSABILITÀ – DONO

Domenica, 17 dicembre 2023, alle ore 16, presso la cappella del seminario di Caserta, e non più al Campo Laudato si’, già campo di Marte e di guerra, per motivi di sicurezza, i cristiani delle diverse Chiese e Confessioni, insieme ai rappresentanti delle altre religioni (taoisti, buddhisti, musulmani, bahai), invitati dal vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese, da poco nominato da papa Francesco arcivescovo di Capua, si sono incontrati per rinnovare l’impegno di Assisi per la pace e la fratellanza universale che già Giovanni Paolo II, il 24 gennaio 2002, prese insieme ai leader delle altre Chiese cristiane e comunità interreligiose. La pace, ha ricordato il presule di Caserta, è dono del Signore, dell’unico Dio, che è Padre e Madre di tutti, ed è anche il frutto concreto del nostro impegno, del nostro cammino verso l’unità di tutto il genere umano. Dono e Responsabilità, la pace è anche il frutto della speranza, un bene prezioso che non possiamo non invocare e non cercare, fino a realizzarlo dentro di noi, in famiglia, in comunità, sul posto di lavoro, nelle Chiese, là dove vive l’uomo.

Al canto della pace hanno fatto seguito le testimonianze religiose e poi tutti i presenti hanno recitato l’impegno del Decalogo di Assisi, nella ferma convinzione che la violenza e il terrorismo si oppongono al vero spirito religioso e che non si può uccidere nel nome di Dio. Si condanna qualsiasi ricorso alla violenza e alla guerra, nella speranza di risolvere i conflitti attraverso il dialogo e il rispetto reciproco e la tolleranza. È stata accesa la lampa della pace e del dialogo e ne è stata donata una a ogni leader religioso. Il pastore Giovanni Traettino, della Chiesa evangelica della riconciliazione che è in Caserta, ha meditato sugli attuali conflitti che sconvolgono non solo la nostra società, ma l’intero mondo. Quando i potenti della Terra non ascoltano la voce di Dio, allora il male prende il sopravvento sul nostro modo di agire. Ci sono responsabilità reciproche per ogni guerra in atto. Da qui nasce il bisogno di invocare l’aiuto del Signore e di diventare personalmente strumenti di pace e di dialogo, di fraternità e di bene. L’impegno di Assisi promuove la cultura del dialogo e la consapevolezza che la guerra non è mai un bene: le condizioni per una pace autentica esigono fiducia e rispetto e la ricerca del bene comune, come anche la pratica della giustizia e della solidarietà fraterna. È stato consegnato per il Macrico un albero d’ulivo come segno di speranza e di attesa: la pace può raggiungere i cuori delle persone e ha bisogno di crescita, di custodia, di maturazione, fino a raggiungere nell’intero universo e non solo i popoli della Terra, ha così interagito l’imam Massimo Cozzolino, presidente della Federazione islamica della Campania e segretario della Confederazione islamica italiana. Le persone di fede cercano la pace e la invocano da Dio e la praticano nell’agire quotidiano, nel loro stesso culto.

Nell’impegno di Assisi che è stato rinnovato a Caserta si è riconosciuto anche il diritto alla libertà religiosa di ogni individuo, diritto che è fondato sulla dignità della persona stessa. Su questo aspetto hanno portato la loro testimonianza la dottoressa Angela Furcas e il dottor Silvio Cossa, della Comunità Bahai di Napoli e Salerno. In Iran le donne sono ridotte in schiavitù per la loro libertà d’espressione e i bahai sono perseguitati. La formazione al dialogo, all’amicizia fraterna, al rispetto delle diversità, e alla pacifica convivenza tra popoli e culture diverse su uno stesso territorio, costituisce una grande sfida educativa per i giovani, per le nuove generazioni. È quanto ci è stato testimoniato dal pastore Franco Mayer della Chiesa metodista di Salerno e Diaspore che ha partecipato a questo incontro in qualità di vicepresidente del Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania. Gli amici della comunità buddista (il sig. Amedeo Bimbo rappresentante del buddhismo indo-tibetano dell’Ordine dei Ngagpa in Italia, e il sig. Saviano Panico dell’Istituto buddhista Soka Gakkai di Napoli) ci hanno ricordato che non basta non rassegnarsi alla violenza: è necessario sostenere il processo di reintegro delle persone più fragili, soprattutto degli emarginati e dei poveri, di chi non ha più una patria. In questa prospettiva, l’impegno per la pace vuole incoraggiare qualsiasi iniziativa che promuova l’amicizia fra i popoli, sollecitando i capi e i responsabili delle nazioni a compiere tutti gli sforzi possibili affinché, a livello nazionale e a livello internazionale, sia edificato e consolidato un mondo di solidarietà e di pace fondato sulla giustizia. I testimoni di pace e di fraternità riconoscono le tre aperture spirituali in ogni persona umana: del cuore (per riconoscere Dio nel prossimo, in chi ci sta accanto, soprattutto nei poveri e negli emarginati); della mente (per imparare a vedere nelle diversità di lingue, culture e tradizioni religiose un dono di Dio e non una minaccia per la propria identità, superando così pregiudizi e chiusure); e degli occhi (per riconoscere la presenza di Dio nei segni della bellezza e nei semi di bene sparsi in questo mondo).

Il reverendo Li Xuanzong della Chiesa taoista d’Italia si è soffermato sul dono della pace che non è semplicemente l’assenza di guerra, ma il frutto di un lavoro spirituale e umano su se stesso, seguendo la via del Tao, del vuoto di sé. La pace non è semplicemente una conquista ma un riconoscersi umili e vuoti di sé. Anche l’imam Nasser Hidouri di San Marcellino ha auspicato giorni di pace non solo per il conflitto tra Israele e la Palastina o tra l’Urss e l’Ucraina, ma per ogni popolo in difficoltà, per i migranti, per gli afflitti, per quanti non vedono tutelati i diritti fondamentali della vita.

L’iniziativa della Diocesi di Caserta è stata curata e promossa dall’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso insieme al prezioso contributo dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro e l’Ufficio della Pastorale scolastica e universitaria e la Caritas e Migrantes, con la partecipazione del Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture di Maddaloni (Ce) e il Gruppo regionale campano Spirito di Assisi che da lungo tempo promuove incontri, iniziative e giornate di studio per la formazione al dialogo interreligioso e al rispetto delle diversità culturali e religiose. I momenti musicali e ricreativi sono stati animati dal Rinnovamento nello Spirito della Diocesi di Caserta, da alcuni giovani della Fabbrica di Wojtila e dal coro Fuori Classe dell’Istituto Comprensivo Maddaloni 2 – Valle di Maddaloni.

[Edoardo Scognamiglio]

 

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