Il Sinodo sulla Famiglia: solo una prima tappa del “cammino insieme”

Il Sinodo straordinario sulla famiglia si è concluso con un documento che Papa Francesco ha voluto pubblicare nella sua totale integrità,  per un’assoluta trasparenza del dibattito svoltosi tra i Padri sinodali: un dibattito vivace,  sincero, come papa Francesco aveva desiderato fosse, aperto al reciproco ascolto,  alla pluralità di opinioni e rispettoso delle diverse sensibilità.

La Chiesa, dunque, ha mostrato di non temere un confronto schietto e sincero al suo interno, interpellandosi sulla realtà delle famiglie e posando lo sguardo su ciò che oggi esse sono, e non soltanto su quello che dovrebbero essere.

Nella relazione finale si ribadisce il valore del matrimonio come “antidoto all’individualismo egoistico”, ma anche la necessità di “accogliere le persone nella loro concreta esistenza” incoraggiando il desiderio di Dio.

Si è riflettuto sulla possibilità che i divorziati risposati accedano al sacramento dell’Eucarestia: l’orientamento emerso è quello della necessità di un cammino penitenziale sotto la guida del vescovo diocesano, ma la questione va ancora approfondita, e lo sarà sicuramente nel prosieguo di questo “cammino insieme”, la cui prossima tappa sarà il Sinodo ordinario sulla Famiglia fissato per ottobre 2015.


Per quanto riguarda le persone con orientamento omosessuale, il Sinodo si è espresso nel senso di una loro doverosa accoglienza con rispetto e delicatezza. Ma il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna.

 

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